mercoledì 21 dicembre 2011

Sugli studi di settore spiegazioni entro febbraio


Un secondo appello per comunicare all'amministrazione finanziaria le situazioni che giustificano gli scostamenti dagli studi di settore. L'agenzia delle Entrate ha infatti comunicato ieri che sul proprio sito è disponibile il software «Segnalazioni studi di settore Unico 2011», che potrà essere utilizzato fino al prossimo 29 febbraio per segnalare all'amministrazione finanziaria le situazioni che possono aver giustificato cause di non congruità agli studi di settore. Si tratta del secondo anno in cui le Entrate offrono una seconda «ciambella di salvataggio» ai contribuenti che non sono allineati ai risultati di Gerico.
Si tratta della seconda possibilità perché già al momento di compilare la dichiarazione i contribuenti hanno a disposizione il campo «altre annotazioni», per segnalare questo tipo di anomalie. Negli anni scorsi la possibilità di segnalare nelle annotazioni le situazioni anomale è stata ampiamente utilizzata dai contribuenti, che ormai se ne avvalgono nell'ordine di circa 300mila soggetti l'anno.
I contribuenti, attraverso questo campo, spiegano per quali motivi si trovano in una situazione di non congruità. In generale, per quanto reso noto negli anni scorsi dall'amministrazione, attraverso questi strumenti i contribuenti segnalano situazioni quali la marginalità economica o particolari motivi di crisi non colti dai correttivi che negli ultimi anni sono stati varati per evitare che gli studi non riflettessero l'andamento economico dei soggetti ai quali si applicano. Un'altra situazione segnalata è quella dei contribuenti che spiegano motivi di non applicabilità degli studi alla loro situazione particolare.
Molto spesso vengono segnalate all'amministrazione finanziaria anche situazioni soggettive dei contribuenti che ne hanno influenzato l'andamento economico. Un pizzico di umanità che entra in Unico soprattutto attraverso le donne. È il caso della maternità che influenza nettamente l'andamento del periodo economico delle lavoratrici. È il caso spesso di professioniste, ma anche di altre lavoratrici: un caso frequente quello delle parrucchiere. In altri casi entrano in gioco le malattie professionali.
Le 'giustificazioni' addotte in questo modo dai contribuenti, vengono inserite nel sistema delle banche dati dell'Agenzia. Gli uffici possono così effettuare una prima valutazione della credibilità delle ragioni addotte dai contribuenti ed eventualmente già scartare da eventuali controlli tutti quei soggetti che hanno già prodotto all'amministrazione finanziaria una motivazione sufficiente. Ovviamente quanto più è credibile la ragione addotta, tanto più l'ufficio sarà portato a evitare il successivo controllo.
Con il provvedimento di ieri si apre dunque una nuova 'finestra' per dare spiegazioni, il cui scopo ultimo è quello di evitare l'attivazione di ulteriori controlli.
Il fatto che l'amministrazione finanziaria offra una seconda chance, rispetto a quella del campo annotazioni, aperta peraltro per un periodo lungo di tempo, fino a fine febbraio, testimonia la volontà di acquisire quante più informazioni possibili direttamente da parte dei contribuenti, incentrando l'attività di compliance più sul dialogo preventivo con i cittadini che aumentando a dismisura i controlli successivi. Una strategia che nel corso degli anni si è andata arricchendo di ulteriori strumenti. Rientrano tra questi ultimi per esempio le segnalazioni di 'anomalie' nell'applicazione degli studi fatte questa volta dalle Entrate ai contribuenti, per segnalare situazioni a rischio di controlli, con le lettere, in genere inviate nella tarda primavera o in estate, che ormai sono diventate una consuetudine per l'amministrazione.

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