giovedì 15 dicembre 2011

salva italia: libretti al portatore


Con l’entrata in vigore della nuova normativa antiriciclaggio, dal 1° gennaio 2012, chi possiede libretti al portatore, emessi da banche o dalla posta, con somme superiori a 999,99 euro incapperà in multe salate.
I libretti si distinguono tra nominali (chi li possiede non ha problemi con la nuova normativa) e al portatore. I primi sono associati a persone fisiche, i secondi invece non hanno collegamenti con l’utilizzatore e possono essere usati da chiunque ne sia in possesso. Il prelievo di contanti od il deposito va comunque effettuato presentando un documento d’identità e il codice fiscale.
Chi possiede libretti al portatore deve regolarizzarli entro il 31 dicembre 2011, portando il risparmio al di sotto della soglia di 1.000 euro.  Per trovarsi  in regola con la nuova normativa antiriciclaggio, bisogna recarsi in banca oppure in posta, prelevare le eccedenze,  chiudere il deposito oppure  trasformarlo in un libretto nominale.
Chi non effettuerà l’operazione nei termini fissati dal decreto legge è soggetto ad una multa che va dall’1 al 40% del valore depositato, ma che non sarà mai inferiore ai 3mila euro, così come previsto dalle norme antiriciclaggio che disciplinano la materia. Qualcuno potrà trovarsi a pagare una multa superiore al risparmio posseduto.
In base alla normativa antiriciclaggio vigente, gli istituti sono tenuti a segnalare al Ministero delle Finanze eventuali trasgressori, ma soltanto dal momento in cui un cliente si presentasse allo sportello con un libretto che vanta un risparmio superiore ai 1.000 euro. In sostanza il governo non chiede un elenco preventivo degli intestatari, ma impone un controllo diretto agli operatori.
In tal modo i libretti “dormienti” – cioè, quelli sui quali da anni non vengono effettuate operazioni di prelievo o deposito – potranno restare tali ad oltranza, mentre saranno puniti coloro che ancora li utilizzano costantemente oltre la soglia limite.
Dal momento che i libretti al portatore sono un’abitudine di risparmio piuttosto in voga nel passato, sono soprattutto gli anziani ad usufruirne, magari per depositare parte della pensione oppure per accantonare piccole somme.
Una pratica abbastanza diffusa riguarda invece coloro che affittano un immobile e pretendono, come deposito cauzionale, un libretto al portatore con la somma dovuta. Pure in questo caso il libretto dovrà rientrare nei nuovi parametri anche se il vincolo fosse legato alla clausola contrattuale.

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